Cremosa, delicata e irresistibilmente… grassa. È la maionese, prelibatezza poliedrica che esalta i sapori della nouvelle cuisine francese tanto quanto quelli di un hot-dog wurstel e crauti. Ma la lista dei cibi con cui la salsa si sposa a meraviglia è lunga e variegata, dalle patate fritte al pollo freddo, dalle uova sode all’insalata russa fino agli eccessi dell’osannato chef newyorkese Valeria Morley che stupisce i suoi clienti con il controverso abbinamento pasta-maionese. Ecco qualche curiosità in più.
Esistono diverse teorie sull’origine del suo nome: alcuni la fanno risalire alla città spagnola di Mahòn sull’isola di Minorca, nome scelto dai cartaginesi quando la conquistarono facendone un presidio militare. Pare che i soldati di stanza da queste parti ebbero il piacere di scoprire una salsa, la mahonese, che le cronache ci restituiscono molto simile alla maionese moderna. Per altri, invece, il nome deriverebbe da Carlo di Lorena, duca di Mayenne, in ricordo del pasto a base di pollo e salsa fredda che si concessa prima di affrontare e perdere la battaglia di Arques contro l’esercito di Enrico IV. Era il 1589. Infine c’è chi vede un legame con la città francese di Bayonne; mayonnaise, infatti, non sarebbe altro che una modificazione di bayonnaise.
Le sue proprietà emollienti sono evidenti anche a chi proprio non va giù: basta guardarla per capire che può essere davvero utile a chi soffre di capelli secchi e disidratati. È sufficiente un bel cucchiaio pieno da applicare direttamente sulla vostra chioma per iniziare a massaggiare. Se avrete la pazienza di aspettare un’ora prima di risciacquarlo rimarrete sorpresi dagli effetti benefici.
Le avete provate tutte per evitare che i tasti del vostro pianoforte appaiano prossimi allo sgretolamento? Forse c’è ancora una possibilità per eliminare quegli aloni giallognoli che sminuiscono la vostra bravura. Lucidate i tasti con un panno e un po’ di maionese: lasciate che la salsa faccia effetto, ripassate con un panno (questa volta pulito) e il vostro pianoforte sarà lucido come non lo ricordate da tempo.
Vi chiedete come sia possibile che quando comprate una pianta, questa abbia foglie lucide tanto da sembrare finte, e dopo un mese di amorevoli cure ed esposizioni al sole da manuale sembrano invecchiate di 10 anni? Non conoscete il trucco di molti vivaisti: cospargere le foglie di maionese con un tovagliolino di carta.
Il freddo dell’inverno vi ha lasciato in ricordo antiestetici strati di pelle morta ma le creme che vi consigliano hanno prezzi proibitivi? La risposta giusta è sempre “maionese”. Idrata e “ingrassa” la cute come un vero prodotto di beauty. Per lo stesso principio, in caso di scottature superficiali, se siete in emergenza potete procurarvi un po’ di sollievo applicando uno strato di maionese sull’area interessata.
Sono sempre di più i dermatologi che nella lotta contro i pidocchi suggeriscono ai loro pazienti rimedi cosiddetti naturali: tra questi non poteva mancare la maionese che unita a un po’ di aceto bianco e qualche goccia di tea tree oil pare essere un efficace repellente.
Avete dei bambini per casa con la passione per il disegno ma il piccolo inconveniente che preferiscono i mobili ai fogli di carta? Se non si parla di legni molto pregiati, chi l’ha sperimentato sostiene che lasciare agire una spalmata di maionese per alcuni minuti vi restituisca il “vostro” mobile. Lo stesso vale nel caso di quei fastidiosi adesivi che ogni tanto capita di trovarsi appiccicati sulla portiera dell’auto: non state a diventare matti rompendovi le unghie per togliere l’alone di colla. Mettete un po’ di maionese e pazientate: scioglierà anche i punti più tenaci consentendovi di togliere l’adesivo facilmente. E ancora, se qualcuno sbadatamente vi appoggia una tazzina di caffè o una coppa di gelato “sbrodolata” su un tavolino lasciandovi in dote il classivo “anello” potete passare una “mano” di maionese.
Avete la unghie che hanno la tendenza a sfaldarsi e nessun rimedio specialistico ha dato i frutti sperati? Provate con frequenti “bagni di maionese” per le vostre dita. Alla fine del trattamento resistete alla tentazione di leccarle e risciacquatele in acqua tiepida.