Prima di prendere penna e bollettino è importante avere chiaro che cosa stai pagando. In Italia non esiste una “licenza di pesca unica nazionale” valida ovunque e per ogni tipo di pesca. Per la pesca sportiva/ricreativa in acque interne (fiumi, laghi, canali) la competenza è regionale: ogni Regione o Provincia autonoma stabilisce importi, durata e modalità di pagamento, spesso attraverso bollettino postale o sistemi telematici come pagoPA o F24.
In molte regioni il pagamento del bollettino postale è, di fatto, la licenza di tipo B (pesca dilettantistica) o equiparata: non ti rilasciano un tesserino plastificato, ma il bollettino pagato, insieme a un documento di identità, costituisce il titolo valido per pescare nelle acque di competenza regionale, salvo eventuali permessi aggiuntivi richiesti da riserve o consorzi.
Per la pesca in mare la disciplina è diversa e negli ultimi anni è cambiata spesso; molte autorizzazioni si richiedono online e non prevedono più il classico bollettino cartaceo. Per questo è fondamentale, prima di tutto, individuare la Regione e il tipo di pesca che ti interessa (acque interne o mare, pesca dalla riva o da natante) e, in base a questo, verificare sul sito ufficiale della tua Regione quali siano oggi le modalità corrette di pagamento.
Quello che segue è una guida su come affrontare, concretamente, la compilazione del bollettino postale quando la tua Regione lo prevede ancora come mezzo principale per il pagamento della licenza di pesca in acque interne.
Indice
- 1 Recuperare i dati esatti dalla Regione di riferimento
- 2 Capire i campi del bollettino postale
- 3 Inserire correttamente il numero di conto e l’intestatario
- 4 Compilare importo in numeri e in lettere
- 5 Inserire la causale nel modo richiesto
- 6 I dati del pagante e la titolarità della licenza
- 7 Conservare la ricevuta e portarla con sé a pesca
- 8 Errori comuni da evitare e come rimediare
- 9 Tenere d’occhio scadenze e rinnovi
Recuperare i dati esatti dalla Regione di riferimento
Il punto più importante, prima ancora di compilare i campi del bollettino, è avere i dati giusti: numero di conto corrente postale, intestatario, importo da versare, causale esatta del versamento, eventuali codici o sigle richieste.
Queste informazioni non sono uguali in tutta Italia: ogni Regione ha il proprio conto, talvolta ogni Provincia, e gli importi possono cambiare nel tempo. Anche la causale spesso è standardizzata e deve contenere riferimenti a leggi regionali, capitoli di bilancio o al tipo di licenza (tipo A, B, D, ecc.).
Per evitare errori, il modo più sicuro è andare sul sito della tua Regione, sezione pesca o caccia e pesca, e cercare la pagina dedicata alla licenza di pesca sportiva/dilettantistica. Di solito trovi una scheda aggiornata con: importo del bollo o della tassa, numero di c/c postale, intestazione, causale da riportare e durata della licenza. In molti casi viene fornito anche un fac-simile del bollettino compilato o l’indicazione per la compilazione di pagoPA o F24 in alternativa.
Se non hai dimestichezza con internet, puoi: rivolgerti alla sede provinciale della Regione (ufficio caccia e pesca), a una associazione di pesca della zona oppure a un ufficio postale, chiedendo esplicitamente informazioni sul pagamento del bollettino per la licenza di pesca della tua Regione. Gli sportelli non sono tenuti a conoscere tutti i dettagli, ma spesso hanno appesi i prospetti aggiornati di alcuni dei versamenti più frequenti.
Capire i campi del bollettino postale
Una volta che hai i dati corretti, puoi passare al bollettino vero e proprio. Il classico bollettino postale bianco ha una struttura abbastanza standard, con alcuni campi fondamentali che si ripetono: l’importo da versare in numeri, l’importo in lettere, il numero di conto corrente postale del beneficiario, l’intestazione (cioè chi riceve il denaro), la causale del versamento e i dati di chi effettua il pagamento.
Normalmente il bollettino è diviso in più sezioni uguali (ricevuta per il cliente, ricevuta per l’ufficio, ecc.), ma tu dovrai compilare i campi identici in tutte le parti, perché verranno staccati e timbrati dall’operatore. Il bollettino compilato e timbrato sarà il tuo documento da conservare insieme a un documento di identità, in caso di controlli durante l’attività di pesca.
Se utilizzi un bollettino precompilato fornito dalla Regione o già stampato con il numero di conto e l’intestatario, il lavoro è in parte facilitato, perché dovrai solo verificare che i dati stampati corrispondano a quelli più recenti e inserire importo, causale e i tuoi dati. Se il bollettino è completamente in bianco, dovrai riportare tutto a mano in modo chiaro e leggibile.
Inserire correttamente il numero di conto e l’intestatario
Il primo dato che non deve essere sbagliato è il numero di conto corrente postale. Sul sito della Regione troverai un codice numerico, spesso composto da una sequenza di cifre, che identifica il conto su cui versare il corrispettivo per la licenza di pesca. Questo numero va scritto nel campo dedicato, senza aggiungere spazi o altri simboli.
Subito sotto è presente il campo “intestato a” o “intestazione”, in cui va trascritto esattamente il nome dell’ente beneficiario così come indicato dalla Regione. Può essere, ad esempio, “Regione X – Tesoreria” oppure “Regione X – Tasse pesca” o una dicitura simile. È importante riportarla con precisione, perché è ciò che identifica in modo univoco il destinatario del versamento.
Se utilizzi un bollettino prestampato con questi dati, è bene controllarli lo stesso: può darsi che le modalità siano cambiate nel tempo e che un vecchio blocchetto di bollettini non sia più aggiornato. In caso di dubbi, meglio compilarne uno nuovo partendo da zero piuttosto che usare un modulo non più valido.
Compilare importo in numeri e in lettere
Il campo “importo” va compilato in due punti: quello in cui si scrive la cifra in numeri (esempio 34,00) e quello in cui si deve riportare l’importo in lettere. Entrambi devono coincidere. L’importo esatto è specificato dalla normativa regionale e spesso differisce in base al tipo di licenza (residenti, non residenti, annuale, pluriannuale, ridotta, esenti, ecc.).
Nello spazio dedicato ai numeri, scrivi l’importo con i due decimali, separati da virgola, anche se la cifra è tonda. Ad esempio, se l’importo è trentaquattro euro, scriverai 34,00.
Nel campo in cui è richiesto di riportare l’importo in lettere, scrivi “trentquattro/00”, oppure “trentquattro euro/00”, a seconda dello spazio disponibile. L’abitudine di mettere “/00” serve a indicare che non ci sono centesimi oltre a quelli già espressi. Se la cifra prevede centesimi (per esempio 34,50 euro), scriverai “trentquattro/50”.
Assicurati che la scrittura sia chiara e leggibile, evitando cancellature. Se commetti un errore evidente, è meglio strappare il bollettino e compilarne uno nuovo, piuttosto che presentare un modulo pasticciato che potrebbe generare errori di registrazione.
Inserire la causale nel modo richiesto
La causale del versamento è uno dei campi più importanti, perché permette alla Regione di sapere esattamente per cosa è stato effettuato il pagamento. Sulla pagina informativa della licenza di pesca troverai la causale consigliata. Spesso contiene riferimenti al tipo di licenza, al testo di legge regionale o all’anno di validità.
Una causale tipica potrebbe essere, ad esempio, “Tassa concessione regionale pesca dilettantistica tipo B anno 2024” oppure “Licenza pesca sportiva acque interne – anno X – CF [tuo codice fiscale]”. Alcune Regioni chiedono esplicitamente di inserire il codice fiscale del pagante nella causale, proprio per poter collegare facilmente il pagamento al soggetto.
È importante seguire il testo suggerito, senza inventare o semplificare troppo. Scrivere solo “tassa pesca” potrebbe essere insufficiente per identificare correttamente il versamento in caso di controlli o di richieste successive di chiarimento. Se lo spazio è poco, concentrati su ciò che la Regione indica come essenziale: tipo di licenza, anno, codice fiscale, eventuale richiamo a delibera o articolo di legge.
I dati del pagante e la titolarità della licenza
Nel bollettino postale c’è uno spazio dedicato ai dati di chi effettua il pagamento. Se stai pagando la licenza di pesca per te stesso, indicherai nome, cognome, indirizzo di residenza, codice fiscale e altri dati come richiesti. Se stai pagando per conto di un’altra persona (per esempio tuo figlio, un parente, un amico), informati se la Regione richiede che il versamento sia fatto “a nome” del titolare della licenza o se è sufficiente inserire il suo codice fiscale nella causale.
In molte regioni, la licenza è “personale” e il dolore della tassa è legato al codice fiscale del pescatore: ciò che conta è che il versamento sia identificabile come riferito a quella persona. Per evitare equivoci, può essere utile indicare nella causale sia il tuo nome (se sei il pagante) sia quello della persona per cui stai pagando, insieme al suo codice fiscale, se diverso.
Ricorda che, in caso di controllo sulle sponde del fiume o del lago, ti verrà chiesto di esibire un documento di identità e il bollettino pagato. Se il nome sulla ricevuta non coincide con quello del documento, ma è comunque presente il tuo codice fiscale nella causale, in molte regioni è accettato perché il pagamento è associabile a te. Tuttavia, per ridurre al minimo le discussioni, è sempre preferibile che sia il tuo nome a comparire nel campo “eseguito da” se sei tu il titolare della licenza.
Conservare la ricevuta e portarla con sé a pesca
Una volta compilato il bollettino e pagato in posta, otterrai una ricevuta timbrata. Questa ricevuta è il documento che dimostra che hai pagato la tassa per la licenza di pesca, quindi va conservata con cura. È consigliabile farne una fotocopia o una scansione, in modo da avere un duplicato in caso di smarrimento dell’originale.
Durante l’attività di pesca dovresti portare sempre con te: un documento di identità valido, la ricevuta del bollettino pagato e, se previsto dalla tua Regione, eventuali tesserini segna-catture o permessi integrativi per specifiche zone o specie. In caso di controlli da parte delle guardie ittiche o di altri organi di vigilanza, mostrare questi documenti prova la tua posizione regolare.
L’originale della ricevuta può scolorirsi o rovinarsi se tenuto sempre in tasca o nello zaino da pesca. Una buona abitudine è proteggere la ricevuta con una busta trasparente, magari tenuta in un portadocumenti impermeabile.
Errori comuni da evitare e come rimediare
Nella compilazione del bollettino per la licenza di pesca gli errori più comuni sono: scrivere un numero di conto errato, sbagliare l’importo, usare una causale incompleta o errata, dimenticare il codice fiscale quando richiesto, presentarsi allo sportello con un bollettino non leggibile.
Se ti accorgi di avere scritto il numero di conto sbagliato prima di pagare, compila un nuovo bollettino: non cercare di correggere, perché gli operatori postali potrebbero rifiutarlo o, se lo accettano, la correzione potrebbe rendere difficile l’abbinamento del pagamento.
Se ti accorgi di avere pagato un importo sbagliato o di avere usato un numero di conto non corretto dopo il pagamento, la questione diventa più complessa. In questo caso dovrai rivolgerti all’ente destinatario o all’ufficio postale per valutare se è possibile richiedere un rimborso o una rettifica. Per questo è importante fare molta attenzione in fase di compilazione, soprattutto al numero di conto e all’importo.
Per la causale, se ti accorgi di un piccolo errore ma l’indicazione è comunque chiaramente riconducibile alla licenza di pesca e alla tua persona, nella maggior parte dei casi non si creano problemi. Se invece la causale è del tutto generica o sbagliata, potrebbe essere più difficile dimostrare che quel pagamento corrisponde alla licenza. In situazioni dubbie, meglio contattare l’ufficio regionale competente e chiedere come comportarsi, magari inviando copia del bollettino e del tuo documento.
Tenere d’occhio scadenze e rinnovi
Infine, è importante ricordare che quasi sempre la licenza di pesca ha una durata limitata (annuale, quinquennale, ecc., a seconda delle norme regionali). Il pagamento del bollettino vale per un certo periodo, al termine del quale è necessario rinnovare il versamento per continuare a pescare legalmente.
Annotare la data di pagamento e la durata (spesso indicata nella normativa come dal giorno del versamento al 31 dicembre dello stesso anno o per ulteriori periodi) ti aiuta a non trovarti fuori regola. Puoi segnare un promemoria sul calendario o sul telefono, in modo da ricordarti di verificare la scadenza prima di iniziare la nuova stagione di pesca.
Conoscere il funzionamento del bollettino postale per la licenza di pesca, recuperare i dati esatti dalla tua Regione, compilare con calma e precisione tutti i campi e conservare la ricevuta sono passaggi semplici ma fondamentali per vivere la pesca sportiva in serenità, nel rispetto delle regole e dell’ambiente.