Chi studia lettere all’università, chi ha a che fare con licei classici o con corsi di dizione si trova per necessità a studiare nel dettaglio la pronuncia e la struttura delle parole. Ci si trova nella necessità a volte di dover scendere in particolari quali la classificazione delle consonanti. Ecco come fare.
Se state studiando linguistica o glottologia vi può capitare di imbattervi in terminologie specifiche utili a delineare, senza possibilità di fraintendimento, determinati gruppi consonantici. Purtroppo però spesso al termine tecnico non viene associata una valida spiegazione. Sappiate quindi che le consonanti si possono distinguere in maniere diverse.
Una prima classificazione scinde le consonanti in: a) continue, fricative o spiranti; queste consonanti si pronunciano emettendo aria di continuo e sono indicate dai simboli:s, z/, /ò, z/, /J, d/,/f, v/, /φ, ß/ b) occlusive, esplosive o ti tipo momentaneo che si pronunciano occludendo completamente il canale di passaggio dell’aria per poi aprirlo improvvisamente.
Le sonoranti sono occlusive vibrate e si distinguono in: a) bilabiali con avvicinamento delle labbra (occlusive p, b/; continue /φ, ß/; sonoranti /m/) b) labiodentali dove l’ostruzione avviene con le labbra inferiori (/f, /v /) c) le dentali dove si ostruiscono denti o alveoli tramite la lingua (occlusive /t, d/, continue /s, z/, sonoranti /l, n, r/) d) le interdentali dove la lingua tra i denti provoca ostruzione (continue J, d) e) palatali con ostruzione ed occlusione sul centro del palato (continue /ò,z/; occlusive /c, ĵ/affricate /tò, dz/, sonoranti /l, ñ/) f) velari come la palatale ma sul palato molle (occlusive /k, g/, sonoranti /h/).
Per quanto riguarda le sonanti infine potrete distinguere tra nasali a) occludono la bocca e lasciano passare l’aria dal naso (/m/ presenta occlusione labiale, /n/ dentale, /ñ/ palatale,/h/velare) b) liquide l’aria passa ai lati della lingua occludendo il resto della bocca (/l/ con occlusione dentale,/l/palatale, /ł/ velare, /r/,occlusiva econtinua). Un’altra classificazione comprende le sorde (senza vibrazione p, t, f, k) e sonore (con vibrazione b, d, v, g).
In sostanza direte perciò che “b, m, p” sono delle labiali, “f, v” sono delle labio – dentali, “t, d, n, l, r, s, z” sono delle dentali, “c, g dolci” sono delle palatali, “c, g dure, q” sono delle gutturali. Sembra difficile, ma facendo attenzione a come articoliamo i nostri movimenti per pronunciare le varie lettere diventa facile rendersi conto di quanto spiegato.